Udienza predibattimentale e nullità dell’imputazione
Con una recente pronuncia del 24 ottobre 2024, il Tribunale di Lamezia Terme ha emesso Ordinanza ai sensi di cui all’art.554 bis c. 5 cod. proc. pen. dichiarando la nullità dell’imputazione e così disponendo la restituzione degli atti all’Ufficio di Procura in sede. La vicenda assume rilievo alla luce degli effetti applicativi che l’udienza predibattimentale, introdotta dalla c.d. Riforma Cartabia, riveste in relazione alla vicenda processuale. Determinante, allora, al fine di assicurare all’istituto quella funzione di filtro rispetto alla successiva fase dibattimentale, il controllo preliminare e attento da parte del Giudice incaricato per l’udienza predibattimentale, chiamato non soltanto alla valutazione circa le questioni preliminari, quanto alla analisi circa la correttezza dell’imputazione e della corrispondenza tra le condotte ascritte all’imputato e le fattispecie di reato contestate. Nel caso di specie, il Tribunale ritenuto non correttamente inquadrata la fattispecie di reato nelle ipotesi previste e punite dagli artt. 648 cod. pen. (ricettazione) e 497 bis cod. pen. (possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi), per quanto emergente dagli atti a carico dell’imputata, a seguito di invito al P.M. alla modifica dell’imputazione, non accolto, ha dichiarato la nullità dell’imputazione ordinando la restituzione degli atti all’Ufficio di Procura. A parere dello Scrivente l’ennesimo tassello posto dalla giurisprudenza di merito a suffragio del valore dell’udienza predibattimentale, il cui ruolo di filtro e di garanzia assumono sempre maggiore rilevanza, in linea con la volontà del Legislatore che ha ritenuto di introdurre il nuovo istituto processuale.
Avv. Domenico Alessandro Ferrise - Patrocinante in Cassazione
